Cos'è la musicoterapia recettiva?
La musicoterapia recettiva consiste nell’ascoltare specifici brani in uno stato di rilassamento, esplorando i vissuti, le immagini, i ricordi e le sensazioni evocate.
La musica è in grado di far esperire un ventaglio di emozioni e significati importanti per chi ascolta: la sequenza sonora è composta da un set che varia dai 4 ai 6 brani, inframmezzati da pause di silenzio, durante i quali il cliente può condividere con il musicoterapeuta i propri vissuti.
Le musiche che compongono la sequenza sono selezionate dal musicoterapeuta in base alla tipologia di intervento che intende mettere in atto nell’ascoltatore.
Alla fine del percorso d’ascolto è possibile dare vita ad una discussione per condividere le riflessioni su ciò che si è provato.
Il metodo Bonny: come funziona?
Il Metodo Bonny prevede una prima fase in cui il cliente descrive il proprio stato d’animo, esplicitando una richiesta o permettendo al musicoterapeuta di individuare gli obiettivi da raggiungere durante la sessione di ascolto.
Successivamente vengono proposti alcuni esercizi di rilassamento guidato, in modo da raggiungere uno stato di calma e quiete che precede l’ascolto.
Con l’ingresso della musica, il cliente condivide con il musicoterapeuta le sensazioni, le immagini e le emozioni che sta provando. Al termine dell’ascolto il musicoterapeuta aiuta il cliente a recuperare uno stato vigile e presente, restituendogli la trascrizione di quanto emerso durante la seduta.
A cosa serve la musicoterapia recettiva?
Il Metodo Bonny prevede l’ascolto di specifici brani di musica in uno stato di rilassamento profondo. Tale approccio può essere indicato:
- per sostenere passaggi critici evolutivi, cambiamenti e percorsi di sviluppo personale;
- nell’ambito delle cure palliative;
- come terapia di supporto in percorsi di elaborazione di lutti, nei disturbi d’ansia e nelladepressione;
- quale aiuto al controllo del dolore cronico;
- nella terapia dei vissuti traumatici;
- come terapia personale per studenti in formazione nell’ambito della musicoterapia, delleterapie espressive e della psicoterapia;
- come percorso di sviluppo personale per terapeuti;
- per musicisti che desiderino esplorare e approfondire il loro rapporto con la musica;
- per coloro interessati alla ricerca della dimensione esistenziale spirituale;
- per persone di tutte le età desiderose di esplorare la propria creatività.
Perché il Metodo Bonny è diverso dal semplice ascolto?
La musicoterapia recettiva si differenzia dal semplice ascolto musicale perché vengono tenuti in considerazione i bisogni specifici del paziente e la sua condizione generale, fisica, cognitiva, psicologica e spirituale. Permette di sostenere momenti difficili di disagio fisico: l’ascolto guidato può aiutare la comprensione di stati d’animo, la memoria e migliorare il tono generale dell’umore. La musica, grazie ai suoi parametri fisici di regolarità (pulsazioni, onde, frequenze), tende ad una riarmonizzazione generale dell’organismo e rappresenta un importante sostegno allo sviluppo e alla crescita personale.